venerdì 7 agosto 2015

Se tu fossi un passeggero al posto 5D

Se tu fossi un passeggero incontrato per caso ad un metro di distanza, tu staresti con un libro, non sapresti se leggerlo o meno perché saresti molto stanco , ogni tanto tra una riga e l’altra sbirceresti le mie labbra, io parlerei al telefono e ricambierei lo sguardo, diretto verso le tue mani.

Non mi stancherei di guardarti, e tu neppure, studierei ogni tuo lineamento per poterlo imparare sempre meglio, per poter definirlo una volta chiusi gli occhi per dormire un po’.
 Incrocerei le gambe e sfiorerei per caso le tue, ti vedrei guardare fuori e quando mi guarderesti.
invece di stare sveglia per controllare la valigia, starei svelgia per guardarti, ad un certo punto cambieresti posto e spingeresti il corpo verso la mia mano ma lentamente, come se fosse un attrito d’amore distratto.
Forse ad un tratto avrei un cedimento da me impercettibile  e infilerei la faccia all’interno del tuo gomito, allora tu mi diresti: "Se vuoi puoi di nuovo addormentarti!".
 Sarebbe un viaggio infinitamente lungo e noi non vorremmo più andare dove stiamo andando, dove prima eravamo così decisi di voler andare, le nostre percezioni di ciò che vogliamo vacillerebbero e saremmo disposti ad essere altre persone.   Allora tu con la tenerezza e l’accortezza che non hanno di solito gli estranei guarderesti per me le valigie, e io forse russerei, o peggio ti sbaverei addosso, non mi diresti niente, sarebbe la prima vera prova d’amore.
scenderemmo dal treno, una sigaretta: "Devo andare, mi aspettano.."  ti direi di non andartene e infine non andresti.

Allora  decideremmo di non andare per la nostra strada e poi risentire la canzone di De Andrè delle passanti e scordarci tra 4 o 5 mesi,  ma andremmo a perderci in alcuni vicoli di quel posto che abbiamo deciso di fermarci e tutti ci cercherebbero certo, ma essendoci noi stessi persi non ci troverebbero mai.
Poi in un vicolo tra i bar, mi confideresti tra tante persone, perché non conosceresti ancora ben il mio viso, e diresti nella follia dell’ubriachezza di amarmi,  credendo che quell’altra a cui appena preso la mano sia io, quindi andrebbe tutto bene perché io sparirei all’improvviso ferita dal tuo fare, sarebbe tanto diversa da una lunga storia d’amore? 


Sarebbe stato bello andare in questo labirinto di vicoli, entrambi feriti, io perché tu mi avresti scambiata per un'altra e tu perché mi avresti perso e mai più trovata, e invece sei sceso a Roma termini, forse avevi qualche coincidenza, di sicuro quella del nostro incontro, non lo era.