mercoledì 23 dicembre 2015

Questione di fili

Lo crederesti che quel filo, ciò che lega  ogni madre al figlio e dunque mi teneva legata a te e grazie al qualche tu potevi darmi tutto in realtà  non si è mai spezzato? È incredibile lo so ma il nostro filo non si spezza, è diventato fine fine, finissimo, direi di nylon, anzi fluoro carbon, finissimo e con una elasticità che tende all'infinito, potrei andare in California, Milano, nella stanza vicino la tua  ma quello rimane lì saldo,resistente, come tutte le tue critiche per cui io mi arrabbio sempre, come la tua forza che con gli anni mi hai trasmesso o con le tue passioni che per osmosi sono diventate anche le mie, possiamo vedere questo filo come un nostro scambio di parole, emozioni, paure che solo noi possiamo sentire. Puoi trovarci addirittura qualche nodo vicino, ma noi siamo resistenti, a prova di ogni pettine. È diventato così fine perché le distanze si sono dilatate e quindi è diventato così sottile quasi impercettibile ma noi sappiamo che c'è. È un'eccezionale questione fisica, di corpi che sono destinati a diversi posti e a diverse strade ma rimangono sempre legati, ma non soltanto i corpi, anche il cuore, testa e tanti altri organi.  Eppure di spezzarsi proprio non ci pensa. Sai che ti dico? Tutt'al più li faremo fuori tutti: Gli inciampati sopra il nostro filo.


"Amore amore amore, è quello che so dire ma tu mi capirai" 
La prima cosa bella, quella che sarai sempre tu, auguri Momo, il tuo estremo del filo.