giovedì 18 ottobre 2012

Se vuoi ti faccio vedere la mia collezione di Dylan Dog

E'  un anonimo giorno della settimana di un mese che piace a pochi,quella  che Lara ha in mano è una sigaretta ed è la terza della giornata che di norma dovrebbe essere l'ultima ma così non sarà,è mezz'ora che aspetta Michele ma non perché sia in ritardo, a lei piace arrivare in anticipo agli appuntamenti per vedere poi la gente venire,così può pensare cosa dire.

Michele e Lara,stanno per fare una cosa che non dovrebbero fare, è un appuntamento segreto e soprattutto loro lo sanno bene, non si sono fatti troppi scrupoli ma in una città così anonima dove non sono nessuno,forse il peccato non c'è,non vale.

In realtà sono sei mesi che si parlano ma soltanto via messaggi fugaci alle sei,sette e mezza di sera dopo una doccia oppure prima di andare a dormire. Finalmente Michele da Napoli è riuscito a raggiungerla,con il pretesto di un colloquio di lavoro,e lei lo attende.

Lara si distrae parecchio,immaginando il loro incontro e Michele arriva da dietro,le tocca il collo,il contrasto termico è immediato,il momento è catartico.

Lara aveva dimenticato quando fosse bello,non di quelle bellezze banali,ricercate.
Sembrava uno di quei tipi carini,che possono sembrare brutti a qualcuno ma proprio per questo sono irresistibili.
Non ho voglia di descrivere i dialoghi,i silenzi un po' imbarazzanti di chi ha già capito tutto il seguito della serata,di due persone che si conoscono bene soltanto dietro un PC ,ma che si piacciono da morire e si vede.

Stessi interessi,stessi colori,ma per qualche motivo non erano compatibili. Michele era la versione maschile di Lara, e non ci credeva per nulla alla stronzata che gli opposti si attraggono,anche se la sua ragazza era praticamente il suo opposto e lo era anche il ragazzo di Lara.

Tutta la sera,cercavano scuse per sfiorarsi, Michele assaggiò un paio di volte il cocktail annacquato di Lara, lei sorrideva e gli toccava il piede,facendo finta di non farlo apposta.
Parlarono di tutto ciò che si può parlare ad un primissimo appuntamento, dai film di Scorzese agli accordi di Cash,agli autori del novecento,parlarono perfino di abitudini sessuali e di cibo sopratutto perché nelle loro conversazioni serali erano gli argomenti principali.

Parlarono anche delle loro conversazioni al computer e anche di quanto fosse magico e strano il fatto che non riuscissero a staccarsi dal display,a quante volte volevano chiamarsi e non l'hanno fatto.
Lara era vestita in modo un po' provocante,le si vedevano le tette ma Michele si soffermò sui suoi occhi,e Lara ne fu un filino delusa dato che comunque l'intenzione principale era quello di scoparselo,perché molto spesso durante le ore notturne di insonnia,lo aveva immaginato in tutti i modi possibili e immaginabili,mentre Michele,quando guardava le sue foto su Facebook,continuava a guardarle gli occhi e null'altro.

Dopo aver bevuto una quantità smisurata di alcool,si fermarono in un giardinetto sotto casa di Lara,e iniziarono a parlare di fumetti.
"Ma ti va di salire,ho una collezione di fumetti di Dylan Dog,vorrei fartela vedere."
Effettivamente Michele fu spiazzato,davvero rifilare una scusa del genere,ubriaca poi mentre continua a fissarmi come se fossi una preda....

Michele strabuzzò gli occhi alla vista di tutti quei fumetti e libri,una quantità assurda,lei accese lo stereo mise un vinile degli Air.
Ora noi non vogliamo sapere veramente cosa succede vero?
Anche perché sarebbe decisamente banale descrivere una selvaggia scena di sesso, che 1- io non sono capace di descrivere 2- questo blog lo legge anche mia madre e sarebbe un tantino imbarazzante.
Così i due rimasero abbracciati un bel po' sul divano,parlando di tutto quello che non si erano mai detti,facendosi domande imbarazzanti e le risposte erano sempre quelle che volevano sentirsi dire.

Ad un certo punto Lara chiuse gli occhi,e Michele le diede un bacio sulla fronte.
Chiamò l'albergo inventandosi una scusa assurda e spostò Lara sul letto,come se fosse un gesto abituale le si accucciò vicino e si addormentò sentendole l'odore dietro la nuca.


Il mattino dopo fu il trambusto di una città già in movimento a svegliarli mentre loro rimanevano immobili,come due statue marmoree sul letto coperto da lenzuola nivee.
"Hai visto,io con le donne riesco anche a dormirci."
sussurrò Michele.
"Michele,non vorrei deluderti,stanotte io non ho fatto l'amore con te...perché mi piaci troppo altrimenti col cazzo che non avresti fatto l'amore con me."
Sorriso entrambi,i loro aliti non davano fastidio e allora nacque un bacio spontaneo,così come se fosse uno dei tanti sabati passati insieme,e verso le 11:00 fecero l'amore.

Michele fu soddisfatto di quell'amplesso anche se lo giudicò troppo breve,se possono essere considerati brevi 45 minuti, e Lara lo fu altrettanto,avendo Michele soddisfatto quasi pienamente le sue fantasie.


Verso l'una lo accompagnò alla stazione,gli toccò il viso e gli baciò l'angolo della bocca,poi si scambiarono un abbraccio lunghissimo,sapevano che non sarebbe stato né il primo né l'ultimo.
Incredibile come le stazioni possano essere anche dei luoghi non così tristi,pensava tra sé Michele mentre sentiva ancora per una volta l'odore di Lara.
Si scambiarono un lungo sguardo,e la distanza dal treno a dove era Lara sembrava lunghissima,contava passo dopo passo,come contava i giorni che dovevano passare per rivederla e giorni per dirlo alla sua ragazza.

Anni dopo,loro raccontano questa storia ad amici e parenti con area soddisfatta e sulla storia dei Dylan Dog,tutti ridono dicendo "Ma non era meglio una collezione di farfalle?".

Intanto i numeri dei Dylan Dog non sono aumentati,ma loro proprio quest'anno sono arrivati a quota tre figli.

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