sabato 12 gennaio 2013

Ti sto aspettando a Parco Sempione

Sono solo le quattro e mezza, è l'ora del tramonto.

Vorrei che l'inverno passasse in fretta in questa fitta nebbia, vedo solo i tronchi degli alberi, sono stanca di camminare, vorrei vederti solo arrivare.

Deve essere qui, il punto in cui ci siamo incontrati.

Ti sto aspettando a Parco Sempione, in un punto dove si riesce a guardare l'arco e il castello, qui tra la nebbia e il freddo.
Non c'è nulla di peggio, credo, nel vedere gli altri che stanno bene nel momento in cui l'unico pensiero che ti fa stare male è lì accanto a te, e non se ne va.


Sono le cinque, guardo l'orologio e penso che sia difficile senza il sole trovarti tra la gente, perché non so come sei vestito, mi piace però immaginare quale giacca hai scelto per incontrarmi e quando sei così in ritardo sono felice perché ti vedo arrivare e perché posso immaginarti in tutti i modi e pensare che ti sei messo le scarpe blu.

Sono le sei, ti sto aspettando a Parco Sempione, nel punto esatto in cui si vedono i giardini di De Chirico, ogni volta che li guardo mi viene sempre una gran voglia di scavalcare, non riesco a non pensare a qualcosa dove non ci sia anche tu.

Vorrei che non esistesse nessuno al di fuori di noi, così potremmo correre, giocare a nascondino e fare l'amore sul prato, senza che nessuno ci venisse a dire che lì noi non lo possiamo fare, senza che sentissimo freddo, perché in noi ci sarebbe sempre l'estate.

Io ti prenderei la mano, ed inizierei a baciarti a scatto ogni mezz'ora, girandomi ogni tanto, per vedere se sei ancora lì, dietro di me.
Tu moriresti di freddo e mi chiederesti "Vuoi la giacca?"
Io ti chiederei di darmi il tuo corpo, perché è caldo abbastanza.

Ci ubriacheremo tra i cuscini dei bar in corso Sempione, e mangeremo fino a stare male, poi arriveremmo in un posto bello, dove si vede tutta la città, magari un grattacielo, e forse avresti voglia di farlo ancora una seconda volta e noi guarderemmo tutti e nessuno guarderebbe noi.
Sarebbe proprio bello.

Ti Aspetto a Parco Sempione, perché ho sempre un sacco di cose da dirti, ma quando ti vedrò, io già so che tu mi parlerai d'altro e io me le dimenticherò, perché quando guardo i tuoi occhi, dimentico il colore e la forma di ogni cosa.

Quando tu mi tocchi, io perdo il controllo ed ogni cosa perde la sua importanza, tutto è racchiuso in quel gesto, tutto si ferma tra le nostre braccia, e il silenzio in una città che vive solo di rumori si racchiude in uno sguardo di me e te che capiamo sempre tutto

Io e te, siamo un solo pensiero che non c'entrava niente con tutto il resto.
All'improvviso, scopro che l'unica cosa che voglio dirti è che ti adoro.

Ti sto aspettando, ormai è tardi, stanno chiudendo i cancelli del Parco Sempione, allora mi siedo qui, su questa panchina, ed intanto si sta facendo sempre più tardi ed io ancora non ti vedo in lontananza.




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